Ma davvero bisogna accendere una candela per vedere il sole?
No, perché bisogna essere leggeri come gli uccelli, non come le piume…

mercoledì 7 dicembre 2011

Uomini

                                           Non esistono al mondo uomini non

interessanti.

I loro destini sono come le storie dei

pianeti.

Ognuno ha la sua particolarità, non ha

un pianeta che gli sia simile.

E se uno viveva inosservato e amava

questa sua insignificanza,

proprio per la sua insignificanza egli era

interessante tra gli uomini.

Ognuno ha il suo segreto mondo

personale.

In quel mondo c’è un attimo felice.

C’è in quel mondo l’ora più orribile,

ma tutto ci resta sconosciuto.

Quando un uomo muore,

muore con lui la sua prima neve,

e il primo bacio e la prima battaglia…

Tutto questo egli porta con sé.

Rimangono certo i libri, i ponti,

le macchine, le tele dei pittori.

Certo, molto è destinato a restare,

eppur sempre qualcosa se ne va.


E’ la legge di un gioco spietato.

Non sono uomini che muoiono, ma

mondi.

Ricordiamo gli uomini, terrestri e

peccatori,

ma che sapevamo in fondo di loro?

Che sappiamo dei fratelli nostri, degli

amici?

Di colei che sola ci appartiene?

E del nostro stesso padre

tutto sapendo non sappiamo nulla.

Gli uomini se ne vanno…

e non tornano più.

Non risorgono i loro mondi segreti.


E ogni volta vorrei gridare ancora

contro questo irrevocabile destino.


Eugenij Evtuscenko

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